C. 18v:
Ritiratosi di bel nuovo il Santo
Pellegrino in quell'aspera
grotta, tutto stracco e lasso per le
gran fatighe e travagli sofferte a prò e beneficio del suo
Popolo Triocolitano, si pose
inginocchione ringraziando Dio, per haver
illuminato li tenebri della mente e la perfidia del cuore di quei
ciechi ed infedeli Saraceni, e di
haver operato tanti portenti, e
meraviglie per mezzo del suo Servo, e di haverli chiamato, e ridotti
alla santa fede cattolica, e fatti
cristiani per mezzo del lavacro del
santo Battesimo: Si pose in una
profonda orazione pregando Iddio per
l'augomento della santa fede, ed esaltazione della Santa
Chiesa Apostolica e Cattolica
Romana.
Il Diavolo superbo ed invidioso
fremea contro di Pellegrino, vedendo che ci aveva levato tante anime,
ed introdottoli per la via del
cielo, si mordea per rabbia, e non
sapendo il che fare per contro
del Santo Vecchio, convocò tutti i
spiriti infernali, affine d'assaltarlo e farlo dare in disperazione,
giacche non potte vincerlo mai
in altri tentamenti e mali
suggestioni che c'apportò alla
mente.
Per ciò sotto varie forme, e di
donne igniude e lascive, di brutte
fantasime, e sotto specie di
orribile Dragoni, e spaventosi
serpenti, vennero ad insidiarlo in
quella Grotta. Ma il Santo forte, e
constante, si voltò verso alla croce
che ivi fissa teneva, e poi presa la
disciplina alle mani, incominciò a
battersi crudelmente, quanto che giunse fin allo spargimento
del proprio sangue; ciò vedendo i Demonij
che non potevano resistere a petto
di Pellegrino, confusi e tremanti, e come disperati si
partirono lasciandolo solo.
Andarono il dimane com'era solito
alcuni divoti ed affezionati per
visitare al Santo Pellegrino, e lo
trovarono postrato a terra quasi
morto; non sapendo che ne sia stato
il motivo, e non ne potendo ricavare cosa dalla sua bocca; lo
costrinsero a portarsi in città, il
che ricusando, sopragiunsero
dell'altri buoni fedeli ed a forza
se lo portarono i(n città) dove
giunto il Santo si mese a predicare ed esortare il popolo ad essere
forte, e costante nella fede, e
fuggire i tentazioni ed assalti del
Demonio. Doppo che communicato ad uno de Sacerdoti, il che
aveva patito in quella notte
combattendo con i Demonij, vie più
si venne a manifestare la Santità del nostro forte, e costante
Pellegrino.
C. 19v:
Si portò Pellegrino alla nuova
chiesa che egli aveva rifabricata, benedetta, e consecrata, dove
convocò tutti i grandi, e maggiori della città, ivi fu vestito
con abiti ed insigni viscovili, e
con
consenso piacere, e volontà di tutto
il Popolo Triocolitano, fu accettato per loro degnissimo Prelato, il
quale allora adornò il Tempio le chiese, e l'altari di
donsili, e addobbe sacre. Distinse
il ceto Ecclesiastico dal Secolare;
arnpliò i Ministri della chiesa; e
degli assistenti al Santuario;
insegnò i cirimonij e funzioni
della chiesa: Decretò, e stabilì, li
setti Sacramenti istituti da
Gesu Cristo. Ordinò Sacerdoti con
altre ordini sacre; e decretò molte altre cose a favore della
chiesa e stato Ecclesiastico,
servendosi dell'amplia potestà
dataci al Pontefice ed Apostolo S. Pietro: talmente che diede
ed accrescette il culto ed adorazione al vero Dio, e ridusse quel
popolo alla fede cristiana.
Essendo poi Pellegrino da Prelato
fece fare i sacri vasi di argento
per
uso dell'altare e per il Santo
Sacrificio ed egli quasi
giornalmente
celebrò la Santa Messa devotamente,
con assistenza, e venerazione
de i novelli fedeli i quali essendo
fermi e stabili nella fede si andavano a confessare con i Sacerdoti ai
quali aveva delegata la potestà
il Santo Vescovo ed egli ci faceva
la Santa Communione.
Non cessava fra tanto di ogni giorno
predicarci e d'ammonirli nella
esatta osservanza della divina
legge, e comandi di Dio, talmente
che col suo savio deporto e dolce
parlare, e coll'ajuto del divino
Spirito estirpò affatto il Paganesimo e
vane osservanze, distrusse tutti i
vizij, e peccati, eli ridusse in
tale stato che di vile piombo che
erano
li ridusse, e perfezionò in
finissimo oro.
L'infiammò da poi nell'amore di Dio,
nella divozione e adorazione
del divinissimo Sacramento
euquaristico; e si come si dice che
il Santo
Prelato Pellegrino aveva fatto
formare un quadretto della Santissima Vergine Ma(ria Mad)re di Dio, e
questo l'espose alla venerazione
di tutti, fissandolo (all'al)tare,
onde il Santo Pellegrino fu il
primo,
che rispettò, e venerò quella
Signora, e ne introdusse la
divozione defedeli in questo nostro regno ed
Isola di Sicilia.
C. 20v:
Cresceva di giorno in giorno il
Fanciullo Liberato alla Madre, la
quale trasecolava per la
consolazione, e divenne qual fama di
più oricalchi nel promulgare la liberazione
del Figlio havuta per mezzo dei
Santo Vecchio Pellegrino, e
similmente a raccontare la totale
mutazione del pane in perfetti marmi, e per
l'altri prodigij, e miracoli operati
dal medemo a favore e bene del suo
popolo, fu acclamato per un gran
Santo
e Vuomo di Dio, degno d'infiniti
meriti. Maggiormente aumentandosi
di quelli il giubilo, con mille
benedizioni esclamando,
ringraziavano
Iddio, a cui erano nati per mezzo
del Santo Battesimo, e che tanto si
aveva compiaciuto nel suo servo
Pellegrino, dicendo pieni di lacrime
di allegrezza: Benedictus Dominus
Deus, qui nos ab immani bestia,
et mortifera liberavit per suum
servum Peregrinum.
Il motivo poi per cui il Santo
Pellegrino si elesse quel stesso
luogo ove dimorava il maldetto
Dragone per sua abitazione, ed ivi
volse stare consumando il rimanente della sua vita:
Fu primariamente per levare
via il timore di quelli
assicurandoli dalla già fatta
liberazione; Per
secondo, per esentarsi dal mondo e
stare solitario, e non essere
distratto dalle pie e sante meditazioni,
alle lunghe e fervorose orazioni,
all'ardue e spesse penitenze, a continui
digiuni, e mortificazioni, a
cotidiane astinenze e lacerazione del suo
corpo.
Fu sempre Pellegrino vigilantissimo
Pastore delle sue pecore, ed ebbe
cura di difenderli dalle branche de
i lupi; non cessò mai di predicarci, d'ammonirli e catachizarli e
d'istruirli sempre ne i rudimenti di
nostra santa fede e nelle verità
eterni; andava anche al giorno con
un Cristo alle mani predicando, e
convocando i fanciulli, e grandi, e
piccioli tutti correvano, seguitando
il suo Santo Prelato, a cui sentivano con attenzione e divozione, e
sene tornavano in casa contriti,
umiliati ed infiammati di amore di
Dio.
Si dice che ... Pellegrino da
Prelato in Triocola per lo spazio di
anni 30 ed altri dicono più, e doppo
di esso ebbe quella città altri
cinque vescovi (uno?) dei quali si
dice essere stato quel fanciullo Liberato dalla d... del Drago
discacciato dal stesso Santo, e
che fatto vescovo... (m)orse da
Santo.
Non si fa menzione del Padre di
Liberato, forse si giudica in quel
tempo
essere stato morto nel paganesimo:
Ma la Madre, e parenti ed altri
convertiti alla Fede si crede essere
morti da buoni Cristiani.
C. 21v:
Nel stesso tempo che governava da
Vescovo in Triocola il Santo
Vecchio Pellegrino, e mentre che la
città godeva quella pace, e
quiete d'una vera santità. Il Santo
Vecchio com'era suo solito se ne
stava solitario nella Grotta. Ma il
Diavol invidioso che superbamente
fremea di sdegno e di furore non
solo contro di Pellegrino, ma di
tutta
la Cristianità fedele seguace di
Gesu Cristo, mosse una fiera
tempesta in Roma contro quei
cristiani, e per comando del perfido
e crudele Nerone furono marterizati gli Apostoli
S. Pietro e S. Paolo. Dopo che essendo perseguitata d'ogni dove la
Santa fede, s'introdussero alcuni
potenti nemici nella nostra Sicilia,
che uniti con altri infedeli ed
Eretici, vennero in Triocola ad
inquietarla, e con minaccie e con
lusinghe mostravano d'atterrirli e
rimoverli dalla ferma e costante fede in cui erano. Da poi andati
su il monte, ov'era il Santo Prelato,
si appressarono alla Grotta ed
entrati entro con furia presiro al Santo Vecchio e ligatolo con
funi, e con strapazzi, e con percosse lo trassero fuori, ove fatto un
gran fuoco lo buttarono in quelle
fiamme [che si dice per tradizione,
ma non costa che sia stato
martirizato, ed alcuni vogliono e sono
d'opinione che sia morto da martire
su il
stesso monte] ma non morse da
Martire, e lasciatolo in quel fuoco
se
ne andarono via, ed alzatosi da
quelle fiamme Pellegrino illeso ed
immune ne ringraziò il Signore, e
tornatosene nella Grotta sua
abitazione ivi si pose in orazione
pregando per il suo popolo strettamente al Signore; nel mentre, quei
Eretici ed infideli essendo che
stavano saccheggiando Triocola, per
divin volere di Dio e per le preghieri che ce ne faceva il Santo
Prelato, armatisi tutti, tutti i
cittadini a nome del Signore li
trucidarono a tutti facendoli in
pezzi, che fu il motivo, che doppo la
morte di S. Pellegrino passati molti
anni i R(omani) distrussero la gran
Città di Triocola e la picciola
cartagine... Poi alcuni del popolo
che il Santo Vescovo suo
liberatore (credevano) abrugiato su
il monte vennero per conpiangerlo credendo ... (mor)to;
ma ritrovatolo vivo ed illeso se ne
rallegraro molto, e (andati a)lla città
assieme col Santo, trovarono
che con allegrezza stavano
abrugiando i cadaveri di quei Eretici come essi aveano creduto che si
era abrugiato il S. Pellegrino,
il quale allora ci fece una gran
predica di stare sempre forti, e
costante nella santa fede, e
confidare sempre in Dio.
C. 22v:
Or giunto il tempo che l'apostolo di
Sicilia il nostro S. Pellegrino
dovea lasciare questa mortal vita,
per andare a godere i frutti di
tanti suoi patimenti e fatighe la sù
nel cielo, soferti con tanto amore
verso Dio, ed a beneficio
dell'anime, specialmente dei Popolo
Triocolitano;
li fu rivelato dall'Angelo quel
giorn[n]o che egli dovea salirsene
al Paradiso.
Si crede che il Santo Vecchio sia
stato ammalato con febre, e che il
popolo fedele non lasciava di
giornalmente visitarlo e soccorrerlo nelle di lui necessità, vedendosi
vicino alla morte, si preparò, e
secondo l'opinione fu ammonito de i
Santi Sacramenti, ed assistito dai Sacerdoti che mai lo
lasciarono. Egli dunque essendo che
se ne stava giacendo su d'un
picciolo letticciolo formato di
pezzi di
legni, pietre, e puoco paglie su la
dura terra, in quella umida e fredda
Grotta; il Demonio facendo l'ultimi
sforzi per assaltarlo, abbatterlo e vincerlo, oltre le varie
apparenze, gli portava molte
suggestioni
vane alla mente. Ma il Santo
Pellegrino forte e costante, con
volto
risplendente, e sereno, si prese una
croce alla mano, e poi stringendosela al petto e baciandola molte
volte, alzando gl'occhi al cielo,
disse Pater in manus tuas commendo
Spiritum meum; e dicendo
Gesù e Maria spirò la sua
bell'Anima, nelle mani di Gesù e
Maria, assistito anche dal Patriarca
San Giuseppe, l'apostolo S. Pietro,
S. Michele Arcangelo, e del Angelo suo
custode; accompagnato d'altri Angeli e Santi se ne volò al Paradiso.
Non può spiegarsi quale sia stata
la pena e dolore di quel Popolo, che
avutane notizia corsero a folla
piangendo e sospirando su quel monte
per baciargli le sacre mani.
C..ente morto su quel letto lo
lasciarono per tre di insepolto a
(fine di?) venire tutti a visitarlo.
Ne potevano contenersi dalle lagrime... che quasi soffogati dal
pianto dicevano: E morto
il nostro ... re, il nostro
liberatore, il nostro condottiero,
il nostro
benefattore, il nostro ... nissimo
Prelato, il nostro gran S.
Pellegrino
... essendo ... isequia e funerale
come meglio pottero
ad al... di... (nuo)va chiesa, dopo
tre di lo sepellirono vici(no alla) stessa chiesa puoco
distante di quella di che non se ne... notizia. Dopo tempo, si dice che
le sue reliquie furonotrasportate per divina revelazione,
in Lucca della Gregia dove... everente... in questa solamente
ne restò un osso
della sua sacra spalla; che oggi si
venera in reca di argento in
questa ...
C. 23v:
Doppo la distrutta della nobile e
famosa città di Triocola, che si
dice essere assaltata ed assediata
da i Romani, molt'anni doppo la
morte del Santo Vescovo Pellegrino,
e che per li grandi terremoti allora
in quei tempi vi furono da per tutta
la Sicilia, maggiore parte di quella città si rovinò, e
distrusse. Ma doppo il decorso de
tempi
essendo rifabricata e riformata in
parte e posseduta da nobili
principi e Duci, acquistò il nome di
città di Caltabellotta che sin
... ne tiene il memorabile nome e
vestiggi di quella antica Città.
... d'allora in poi i Caltabillotesi
con ragione accettarono e saran... e per sempre questo glorioso
campione S. Pellegrino... to Patrono, Protettore e Padre.
... (Sa)nto Protettore e stato
quello che ha intercesso, ed interi Dio appo Maria Vergine di cui egli
fu speciale divoto, e
si dice fu il primo che ne portò
notizia allor che venne in
... almente allora in Triocola
c'introdusse la divozione
... chiamarla col nome di Maria
Madre di Dio. Perciò allora quando Iddio giustamente sdegnato per li
peccati scocca fulmini di castighi
per subissarci, si frappone il S.
Pellegrino a pregarne la Madre di Dio, e quella ad
intercessione del Santo Protettore
trattiene il braccio al Figlio e lo placa.
Si racconta, che a tempo di peste,
di terremoti, di guerre, di locuste,
di penurie, di fame, di epidemie, di tempeste di vento, fulmini e
saette, ricorrendo da i Caltabillottesi al suo protettore S.
Pellegrino ne ha ottenuto le
grazie. E sino a tempi d'oggi,
quanti ammalati gravi, cronici,
(gl'in)fermi, e specialmente i
rotti, ed erniosi, c'anno ricorso
con
... ed anno stato dal Santo
agraziati. Giornalmente an... dire che molti ne i loro bisogni
e necessità anno ri(corso e ricorrono con fiducia al
Santo Protettore Pellegrino
... (consolati con la grazia fatta.
Sicche gli con... zie il Santo, anche
agl'immeritevoli non
... Caltabellotta, m'anche di tutta
la Sicilia,
... li fu mandato dall'Apostolo
Pietro in ques... verterci alla fede, e liberarci
dall'insidie... li si prese la cura di Padre per
prevedere... rne tutte quelle grazie che noi
sospiriamo... gno nelle nostre urgenti
necessità. Si ricor... caro con fiducia che il tutto,
l'otterrà.
C. 24v:
Quell'antichi Caltabillottesi in
memoria del gran Protettore e Padre S. Pellegrino, della montagna
collaterale alla Grotta ove
abbitava, e morse il detto Santo, e
della Grotta di sotto ove suff...... ci fabricarono una picciola
chiesa. Da poi avanzandosi la
devozione col decorso del tempo gli
edificarono un picciolo con(vento) con assistenza di Eremiti, e
sin oggi e tanto accresciuto
... convento che e portato alla
perfezione di un sontuoso Santu(ario) ... odegerati, e perfetti
Eremiti vestiti a unif...
... Santo ... e Protettore S.
Pellegrino, cio è, d'una toni(ca) ... a bianca cinti con corrigia
di corame negro, con...
... carne una picciola camicia senza
maniche, e
... lana pungente. Abitino stretto e
corto di panno
... Sopra, una picciola mozzetta, e
capuccio ton... panno moscato, barba lunga, e
capelli corti,
... e sandolette alle piedi, e nel
inverno per coprir(si) ... è permesso andare con
mantelletto similmente di
(panno) rrito moscato. Questi vivono
in comune e, di pura limosina questuanti, tengono il suo
Superiore a cui sono soggetti,
travagliano per il Santuario, e
faccciono limosina a poveretti. Si
alzano ben per tempo, facciono
l'orazione, in comune ed altre
opere ed esercizi spirituali.
Tengono un Sacerdote Cappellano
che ogni dì celebra la Messa, nella
chiesa del stesso Santuario ...
adorna e Sacramentata. Vi è al
Altare Maggiore una bellissima statua del Protettore S.
Pellegrino, fatto moderno e di
... ecente. Sopra a confinare col
dormitorio vi è un Conservatorio ...
l'antica statua di detto Santo,
anche bellissima e mi... che si esce
in processione in tempo di
necessità. Tengo(no belli)ssimi addobbi di chiesa e
ricchi paramenti ed altre co(se) ... più belle d'ammirarsi si è
che tengono un bellis(simo) ... bino di cera che pare su
il vivo e innamorata
in chiesa in ogni 25 di Mese. Si
facciono due
... (a)nno in memoria di detto Santo
Protettore
la di lui festività, e l'altra a 18.
Agosto.
... so del Popolo ed anche di
forestiere ...
... (Pasqu)a di Resurrezione si
celebrano ...
... del SS. Sacramento i setti
vennero ...
... protettore ...al pubblico ...
...pietra. Similmente la Reliquia