Band nata a Caltabellotta
(AG) nel 1989, con l’idea di comporre musiche e testi.
Considerando che in provincia o in Sicilia i gruppi che
nascono nella stragrande maggioranza suonano “cover” e
si identificano, si esprimono attraverso le cose che
dicono gli altri, spesso in un inglese improbabile e
indefinito, appare quasi “trasgressivo” sicuramente non
commerciale proporre nei concerti canzoni inedite, per
la Daniele Treves Band questo ormai da tanti anni
risulta naturale. “Con tutto il rispetto per i musicisti
che hanno segnato la storia della musica e che
sicuramente hanno influenzato anche noi, per comunicare
sentiamo l’esigenza di pensare”. È anche vero che ognuno
fa quello che può e quello che si sente di fare. Daniele
Treves Band crea, si emoziona, suda, si batte per
promuovere la propria musica e proporla nei concerti.
“Non abbiamo mai pensato di suonare un genere musicale
specifico, secondo noi vincolante per una libera
espressione nella composizione ma abbiamo lavorato negli
anni a suonare le cose che ci venivano di getto per poi
perfezionarle approfondendo il genere musicale che in
qualche maniera evocavano, contaminandolo, adattato alle
visioni della band”. Capita spesso in un mondo
semplificato da “marchi” ed “etichette” che si chieda
che genere fate? D.T.B. per evitare inutili discussioni
anche perché la musica va suonata e ascoltata, risponde
“rock versatile disurbanizzato”.
La formazione attuale vanta 5 elementi:
Ezio Noto - voce, sintetizzatori e piano; Jean Mike - Primo chitarre e cori;
Totò Randazzo - basso; Vincenzo Peritore - chitarre e cori;
Matteo Aquilina – batteria.
Il gruppo conta ormai tanti anni di attività, tra alti e
bassi l’ispirazione non è venuta mai a mancare e quando
si sale sul palco o si suona in un pub, l’adrenalina
sale come se fosse il primo concerto, consapevoli di
avere un bagaglio di esperienza invidiabile che negli
anni ha permesso alla band di varcare i confini
regionali; nel 2001 è stata selezionata per il
Sanremorock suonando al palarock di Sanremo, nel 93 ha
superato le selezioni provinciali e vinto il premio
della critica nella fase regionale di Gibellina per le
selezioni organizzate dall’ANAGRUMBA, nel 2003 ha avuto
l’onore di suonare per il 25° anniversario della
scomparsa di Peppino Impastato nella piazza principale
di Cinisi (PA). Concerti di un certo interesse sono
stati: “maggio alla magione” 1994 Palermo, 20 anni dopo,
in memoria di “Pio La Torre”, Campobello di Mazara (TP)
2002. Un passaggio radiofonico su webradio in una
trasmissione dedicata alla band, 2 ore con musica ed
interviste su RadioMax all’interno del programma
“dolcevita” condotto da Lorenzo Giusto da Norimberga
(D)2002. Il 16 agosto 2005 il gruppo ha condiviso il
palco con Gai Bennici band nella notterock di
Caltabellotta. La band ha ottenuto nel concorso “on the
road” di Mussomeli (CL) 24 agosto 2005, il premio per il
gruppo I° classificato. Il 5 aprile 2006 ha suonato per
la chiusura della campagna elettorale dell’ulivo in
Sicilia in piazza Politeama a Palermo.
Un disco all’attivo “radio
aut” con 16 brani che segnano un intenso lavoro
interiore fatto di emozioni, di rabbia, di ribellione,
di voglia di liberta.
Un lavoro nuovo con 10 brani è in lavorazione e presto
sarà registrato e pubblicato, autoprodotto come il
primo. Raccoglierà brani nuovi che rappresentano in
pieno quello che la band è adesso, con le diverse anime,
con le diverse esperienze, il genere sottolinea sempre
di più la voglia di spaziare nella versatilità del rock
disurbanizzato con le sue diverse sfaccettature e si
avrà la possibilità di ascoltare oltre alle sonorità
tradizionali del sound del gruppo, le diversità di
approccio compositivo dei nuovi pezzi. Si ascolteranno
brani di intensità sonora e di atmosfera mediterranea
come “Sentimi” o “Sicilia” e brani ironici come “La
musica a palla”. Pezzi di sfrenata venatura aggressiva
come “Lassami stari”, due brani rappresentano un omaggio
al Banco del mutuo soccorso, nei titoli e nello spirito
“Metamorfosi” e “Da qui messere” che è anche video
realizzato al castello vecchio di Caltabellotta con
vedute aeree mozzafiato, un pezzo che sintetizza e cerca
di esorcizzare lo strapotere mediatico “ extasi “,
inserito nel disco un brano strumentale
“ l’assenza “ tema portante di una colonna sonora per un
documentario in memoria di Accursio Miraglia
sindacalista di Sciacca ucciso dalla mafia, “l’attesa”
che si interroga sulle difficoltà del vivere.
Tanta è la voglia, nonostante il tempo passa, di creare,
di suonare e tanto è il desiderio di incontrare gente
nuova a cui proporre le nostre cose. |