Viene
di seguito pubblicato il comunicato stampa fatto
pervenire dai Consiglieri Comunali del Gruppo
Consigliare "L'Alternativa" e del locale PD,
riguardo l'aumento della TARI.
* * *
E’ sufficiente fare due
passi in paese, soprattutto in alcuni quartieri del
centro storico, o al termine delle giornate di mercato o
nei pressi di attività commerciali e ristorative che
regolarmente effettuano la differenziata, per rendersi
conto che a Caltabellotta, troppo spesso, qualcosa nella
raccolta dei rifiuti non funziona adeguatamente.
“Eppure per i cittadini caltabellottesi, sia per le
utenze domestiche che per gli esercizi commerciali, si
prospetta un rincaro medio del 27% sulla tassa dei
rifiuti per il 2018, aumento che peserà sulle tasche
delle famiglie per molte decine di euro già alla fine
del mese di maggio” questa la denuncia che arriva
dall’opposizione consiliare.
“Nel corso dell’ultima adunanza del Consiglio comunale,
sottotraccia e con il silenzio della maggioranza
consiliare, è stato varato il rincaro della tassa sui
rifiuti, il rischio - continua la nota - è quello di far
cadere la città in una spirale involutiva in cui il
malfunzionamento del servizio genera disaffezione e
disimpegno e una differenziata fatta male provoca
l’incremento della quantità di rifiuti indifferenziati
da conferire in discarica comportando così un
inevitabile aumento dei costi del servizio”.
Se sul piano regionale, da molti anni, il settore dei
rifiuti versa in una profonda crisi per l’esaurimento
delle discariche, per la chiusura periodica di alcuni
centri di compostaggio e per la raccolta differenziata
che nei grandi centri stenta a decollare, sul piano
comunale l’imbarazzante gestione amministrativa è
evidente da tempo. Purtroppo ancora una volta
l’Amministrazione comunale ha mostrato mancanza di
progettualità, di coraggio e di visione del futuro. Bene
sull’ammodernamento dei mezzi, meno bene sull’ adozione
di provvedimenti e sull’avvio di azioni o campagne di
comunicazione indirizzati all’incremento della raccolta
differenziata. Nulla è stato fatto, invece, per
individuare strategie di gestione dei rifiuti innovative
che consentano di ridurre il più possibile i rifiuti da
conferire in discarica permettendo, per esempio, di
“misurare” la quantità di rifiuti prodotti dal singolo
utente applicando costi proporzionati a ciò che si
produce, incentivando comportamenti virtuosi. Accade con
la raccolta differenziata a peso, che permette una
raccolta più veloce, di qualità e che premia il
cittadino che differenzia. Dei diversi sistemi
automatici di compostaggio, di eco compattamento e di
trattamento innovativo del rifiuto differenziato,
nessuno è stato preso in considerazione, al contrario di
quanto fatto in molti Comuni limitrofi, che, invece, a
ragion del merito, occupano posizioni ben più elevate
nella classifica per il 2017 dei Comuni agrigentini alle
prese con la raccolta differenziata, stilata
dall’Ufficio Speciale regionale per il monitoraggio.
Infatti il dato odierno parla chiaro, Caltabellotta
occupa il 114° posto tra tutti i Comuni siciliani, con
una percentuale di RD che si attesta al 48,93%
nell’ultimo quadrimestre del 2017 escluso dicembre, ben
lontano dal 66,42% dei corrispondenti mesi del 2016. Il
dato più preoccupante è che la percentuale di raccolta
differenziata non cresce come dovrebbe e di mese in
mese, raggiunge picchi altissimi ma anche picchi molto
negativi, non riuscendo a trovare un equilibrio ben
preciso. Rimane una dato di fatto in controtendenza
rispetto al passato, anche quest’anno la Regione
Siciliana, all'interno dell'evento "Progetto Comfort",
premia i Comuni virtuosi nella Raccolta differenziata e
tra i Comuni agrigentini non c’è Caltabellotta. Sono
stati premiati: Sant’Angelo Muxaro, Sambuca di Sicilia,
Joppolo Giancaxio, Ribera, Raffadali, Grotte,
Castrofilippo, Santa Margherita Belice per aver
raggiunto e superato la soglia del 65%, ma anche:
Comitini, Montevago, Realmonte, Lucca Sicula, Santo
Stefano Quisquina, Bivona, Menfi, Casteltermini, Porto
Empedocle, Villafranca Sicula, Siculiana, Montallegro e
Calamonaci. Realtà più o meno limitrofe alla nostra,
anch’esse alle prese con la difficile situazione
regionale, ma sicuramente in grado di organizzare un
servizio migliore e di raggiungere risultati virtuosi.
I consiglieri, ancora aggiungono: "Non si può scaricare
l’inefficienza della macchina amministrativa sulle
spalle dei cittadini. Il dato è inconfutabile e sotto
gli occhi, o meglio dentro le tasche di tutti gli utenti
TARI, avremo un incremento del prelievo tributario per
un servizio che non funziona correttamente e con
l’aggravante di una percentuale di differenziata ben
lontana dagli standard minimi previsti dalle direttive
europee e dalle leggi regionali, al raggiungimento dei
quali si addiverrebbe ad un abbassamento della tassa.”
A tutto questo si aggiungono tutta una serie di proposte
che le minoranze da tempo fanno presenti ma disattese:
dall’istallazione di impianti automatici di raccolta e
trattamento del rifiuto alla dotazione della Polizia
Municipale di dispositivi mobili di video sorveglianza
per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti
in orari e spazi non consentiti, dalla predisposizione e
regolamentazione di un servizio integrativo di raccolta
domiciliare di pannolini e pannoloni al rafforzamento
degli interventi di pulizia da parte degli operatori dei
luoghi in cui settimanalmente si effettua il mercato,
dall’introduzione di sistemi di premialità con sgravi
sulla tassa o buoni da spendere nelle attività
commerciali cittadine per i cittadini più virtuosi al
potenziamento della raccolta dei rifiuti urbani prodotti
dagli esercizi commerciali. Proposte tutte disattese.
Per questa serie di motivazioni e di ragioni che i
consiglieri di minoranza dei gruppi Partito Democratico
e L’Alternativa hanno espresso voto negativo rispetto al
piano finanziario e tariffario della componente TARI -
Anno 2018 ed esprimono un giudizio negativo rispetto
all’intero operato in tema di rifiuti dell’attuale
Amministrazione comunale. |