Presentazione:
L’opera dei pupi della Daniele Treves Band cd e
videoclip regia di Lillo Sorce e Dove il buon giorno si
sente dal mattino ovvero la storia del gigante buono di
Qal’at-al-ballut Caltabellotta, il libro di Salvatore
Coppola, domenica 17 aprile 2011 alle ore 10,30 saranno
ospiti nella popolare trasmissione “domenica è sempre
domenica” di Teleacras.
Giovedì 28 aprile 2011 alle ore 21,00 Live nello storico
locale “Brass Jazz Club La Cartiera” a Catania.
Prima degli appuntamenti che vedranno la Band al nord
d’Italia dal 14 al 21 maggio, due appuntamenti
importanti per l’opera dei pupi in Sicilia, domenica 17
aprile alle ore 10,30 su Teleacras e Giovedì 28 aprile
2011 alle ore 21,00 presso il prestigioso Brass Jazz
Club “La Cartiera” di CATANIA . Presentazione del nuovo
lavoro Daniele Treves Band “l’opera dei pupi” cd e
videoclip regia di Lillo Sorce e del libro di Salvatore
Coppola “Dove il buon giorno si sente dal mattino” con
la prefazione di Giacomo Pilati.
Tre lavori strettamente collegati che viaggiano
parallelamente. Daniele Treves Band, Lillo Sorce e
Salvatore Coppola. Band, regista, scrittore ed editore,
Siciliani che guardano verso il passato con occhi di
bambino meravigliati per proiettarsi sul futuro
sognandolo migliore.
Dalla prefazione al libro
di Giacomo Pilati:
“Una fiaba. Per
tornare bambini. Per ritrovarsi in un posto, un luogo
segreto, una scatola magica. Un gesto per andare
indietro. Una coperta per coprirsi con il calore della
nostalgia quando il vento della ragione sferza sui
sentimenti e abbatte le radici delle tradizioni.
L’albero maestro, piantato lì in mezzo alla radura delle
occasioni perdute . Con lo scirocco della banalità a
girargli intorno e lui dritto e impettito, fuori da
questo tempo scontato”...
…“Ezio e tutti i suoi
amici musicisti la illuminano con la musica e la
liberano dalla piaga del ritorno, sfidando il
buongiorno con un gesto della mano che non è un
addio. E non è nemmeno un arrivederci . Muovono i
pupi con le mani. E sembra che salutino. Senza fili,
senza teatrino, li muovono. Perché non sono loro i
pupari. I pupi di Caltabellotta si muovono da soli.
Ballano felici sulla musica abbagliante della via che
porta in cielo”.
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