Viene
di seguito pubblicata la lettera fatta pervenire dal
Consigliere Comunale Vito Marsala, avente come oggetto
"Bocciatura proposta per l'acqua pubblica”:
CONSIDERATA
• la deliberazione n.65 del 18/12/2009 avente ad oggetto
“Riconoscimento dell’acqua bene comune dell’umanità.
Adesione al Coordinamento nazionale degli Enti Locali
per l’acqua bene comune e la gestione pubblica del
servizio idrico”;
RITENUTO NECESSARIO
• dare seguito agli impegni assunti con l’atto
deliberativo richiamato, sancire nello Statuto comunale
lo status del servizio idrico come servizio pubblico
locale privo di rilevanza economica, presentava in data
11/03/2010 una proposta per integrare lo statuto
comunale con l’art.64 bis “Definizione dei servizi
pubblici comunali privi di rilevanza economica”
Il Comune, visti gli articoli 1, 2, 3, 5, 43, 114, 118
della Costituzione, riconosce i servizi pubblici locali
quali: servizio idrico, servizio sanitario, igiene
pubblica, servizi sociali, istruzione pubblica, tutela
dei beni culturali e delle risorse ambientali e
paesaggistiche, trasporti, viabilità e quant'altro
riconoscerà il Consiglio comunale, di preminente
interesse generale.
Riconosce il diritto umano all'acqua, ossia l’accesso
all’acqua come diritto umano universale, indivisibile,
inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune
pubblico.
Conferma il principio che tutte le acque, superficiali e
sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono
pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare
secondo criteri di solidarietà; nonché il principio che
in ambito pubblico devono essere mantenute la proprietà
delle reti e la gestione del s.i.i..
Riconosce al servizio idrico integrato lo status di
servizio pubblico locale privo di rilevanza economica,
la cui gestione va attuata secondo gli artt. 31 e 114
del d. lgs n. 267/2000, in quanto servizio pubblico
essenziale per garantire il diritto universale all’acqua
e pari dignità umana a tutti i cittadini.
Nella seduta del Consiglio Comunale del 07/10/2010, i
Consiglieri Comunali della lista Uniti per Caltabellotta
e S.Anna, che sostengono l’Amministrazione comunale,
hanno votato contro la proposta in oggetto, negando così
ai cittadini di la possibilità di poter dotare il
proprio Statuto Comunale di un principio fondamentale,
come quello di fissare lo status dell’acqua come bene
comune pubblico.
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