Un
branco di cani randagi ha aggredito il sindaco di
Caltabellotta, l’ex parlamentare Lillo Pumilia, lunedì
sera davanti l’Assemblea Regionale Siciliana. Il sindaco
del suggestivo paese montano si trovava in prossimità
del portone dell’Ars. Vi si stava recando per assistere
ad un convegno. L’aggressione dell’indisturbato branco
di cani randagi è avvenuta intorno alle 19. E’ stato
tutto fulmineo, quasi un agguato senza che l’ex
parlamentare potesse percepire minimamente cosa stesse
accadendo. Si è sentito tirare il cappotto dalla parte
di dietro. Solo dopo essere stato strattonato
bruscamente, ha compreso che era circondato da 5-6 cani
che certamente non avevano intenzioni di manifestare
affetto, come fanno, solitamente, gli animali domestici.
Poi la morsa dei denti dei cani al cappotto di Pumilia
si fa più decisa e forte. Strattonano, ringhiano, e in
pochi secondi il sindaco si trova a terra con un forte
dolore.
I randagi, dopo che Pumilia rovina a terra,
miracolosamente vanno via. L’ex parlamentare, attonito e
dolorante, ha pensato anche che quei randagi potessero
passare a stringere oltre al cappotto anche il suo corpo
con morsi. Cosa che, fortunatamente, non è avvenuta.
Pumilia ha dovuto far ricorso al pronto soccorso dove
hanno riscontrato una frattura scomposta alla testa
dell’omero. Gli è stata praticata una fasciatura e i
medici hanno diagnosticato una prognosi di 30 giorni.
Eppure, sembra assurdo che proprio davanti il Parlamento
siciliano possano girovagare indisturbati cani randagi.
La zona è sotto sorveglianza continua, non solo da parte
del servizio di portineria posto all’ingresso del viale
che porta al Palazzo dei Normanni, ma anche dalle forze
dell’ordine. |