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a cura di
Cosimo Tamburello |
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Dopo le osservazioni del
30-04-2009 come capogruppo e la mia precedente lettera
aperta del 7-7-2009, desidero aggiungere altre
argomentazioni sulle motivazioni del Sindaco a sostegno
della sua proposta di quattro assessori e sui chiarimenti
normativi del Segretario, oggetto del dibattito della
modifica dello Statuto comunale nella seduta consiliare del
10-07-2009, modifica rinviata ai consigli comunali di
prossimo svolgimento.
Il Sindaco, nella suddetta seduta del 10-07-2009, punto 1°).
ha motivato la necessità del quarto assessore per la
presenza della frazione di S. Anna e. punto 2°), ha
assicurato che il costo, nonostante i quattro assessori,
sarebbe stato, in ogni caso, quello di tre. Desidero far
rilevare.
• PUNTO 1°. E' una motivazione strumentale a un problema
amministrativo semplice: gli assessori hanno deleghe al
turismo, alla cultura ecc...e non alle frazioni. L'assessore
scelto nella Frazione è assessore del Comune: oltre al
turismo o all'agricoltura o al bilancio svolgerà le funzioni
di delegato per S. Anna. Il sindaco, tre assessori e
quindici consiglieri comunali non sono sufficienti a
rappresentare e amministrare Caltabellotta e S. Anna? Si
vogliono scaricare su S. Anna accordi fatti prima della fine
del precedente mandato, gravando il bilancio comunale di
quasi 60.000 euro in cinque anni?
• PUNTO 2°. E' una soluzione che non è statutariamente
definibile e praticabile, che non può essere trascritta
nello Statuto. Sono i singoli assessori, presenti e futuri,
individualmente e discrezionalmente, a rinunciare a tutta o
parte della loro indennità: non è nei poteri del consiglio
comunale, come non è nei poteri della giunta, stabilire
l'entità dell'indennità degli assessori, prevista da una
legge regionale. Ammessa la disponibilità degli attuali
assessori a rinunciare a parte della loro indennità, chi
garantisce per il futuro? Il Comune di Caltabellotta non è
un supermercato dove, periodicamente, "prendi quattro e
paghi tre". Forse sfugge che si sta procedendo alla modifica
dello Statuto comunale e lo Statuto comunale è la
Costituzione del nostro Comune: deve contenere norme chiare
e certe per il presente e per il futuro, non affidate alla
discrezionalità degli assessori di turno!
Su richiesta di un consigliere comunale, nella seduta del
10-07-09, rispondendo ai dubbi su alcuni aspetti normativi
della proposta di modifica in discussione, sollevati nella
mia lettera aperta del 7-7-09, il Segretario, punto a), ha
confermato, per continuità, la validità formale della
delibera di giunta, la n.30/2009 approvata nel precedente
mandato, che proponeva massimo quattro assessori, allegata
alla proposta di modifica in discussione nel presente
mandato, punto b), ha motivato la omissione delle
osservazioni, a suo tempo presentate alla stessa delibera,
perché proposte non da un cittadino ma dal sottoscritto,
allora consigliere comunale. Desidero far rilevare.
• PUNTO a). Quantomeno per sensibilità e opportunità
politica, decaduta la proposta del precedente mandato, nel
rispetto della nuova giunta e del nuovo consiglio, si
sarebbe potuto, se non dovuto, procedere all'adozione di una
nuova proposta, revocando anche la precedente delibera.
• PUNTO b). Ammessa la delibera n. 30/2009 della precedente
giunta per continuità, lo stesso criterio, la continuità,
avrebbe dovuto valere per le osservazioni presentate che,
vorrei ricordare, sono state già lette e dibattute come tali
nel consiglio comunale del 6-5-2009, senza che nessuno dei
presenti abbia mosso rilievi di legittimità per il fatto che
fossero state proposte da un consigliere comunale e non da
un cittadino. Forse che, per dare legittimità futura alle
stesse, firmandole, avrei dovuto qualificarmi, oltre che
come capogruppo, anche come cittadino? La carica di
consigliere include la cittadinanza, non la esclude! Non
credo sia, 1 caso di tediarvi con altri possibili rilievi
alla suddetta motivazione emissiva
• L'attuale proposta di modifica, corredata dalla delibera
della precedente giunta, con la omissione delle osservazioni
scritte, motivata come sopra, è valida? La stessa proposta,
comunque esitata dal consiglio comunale, se sottoposta ad un
superiore organo di controllo, sarebbe approvata?
Vi chiedo scusa se questa
lettera, la precedente e altre eventuali dovessero anche
solo apparire come un tentativo di interferire nell'attività
di vostra competenza. Esse sono dettate dal desiderio di
dare un contributo, spero utile, alla vita istituzionale del
nostro Comune, come mi auguro emerga dalle stesse. |