Storia,
tradizioni, turismo ed economia vanno senz'altro a braccetto
a Caltabellotta dove in questi giorni con una serie
ininterrotta di manifestazioni viene ricordata la famosa
"Pace di Caltabellotta", stipulata nella cittadina montana
nel lontano 1302, tra francesi e spagnoli. A ricordare
quell'avvenimento di grande portata storica ci pensano
annualmente l'amministrazione civica guidata dal Sindaco
Calogero Pumilia e la Proloco diretta da Leonardo Nicolosi,
con la preziosa collaborazione storico-artistica di Roberto
D'Alberto. Anche quella di ieri č stata una spettacolare
sfilata di figuranti in pregevoli costumi d'epoca che si č
snodata per le principali vie del piccolo centro montano,
tra la curiositą dei cittadini e soprattutto di turisti e
visitatori arrivati dagli alberghi del litorale agrigentino.
Il corteo, composto da un centinaio di cittadini, di tutte
le etą, appositamente scelti e preparati per la
manifestazione, con addosso splendidi abiti d'epoca
realizzati previa meticolosa ricerca storica fatta dalla
ditta "tricomi" di Catania, ha raggiunto la Cattedrale ossia
la Madrice, all'interno della quale, davanti ad un folto
pubblico di curiosi e su un tavolo di legno di faggio, č
stata realizzata la rievocazione del famoso trattato di pace
nel 707° anniversario della "Pace di Caltabellotta".
"Gli Angioini, capitanati da
Carlo di Valois e Roberto D'Angio' - ci hanno detto Leonardo
Nicolosi e Roberto D'Alberto - dopo 20 anni di sanguinose
lotte (alla fine del XIII secolo) avviarono una serie di
trattative con gli Aragonesi di Re Federico III, alla fine
di porre fine al conflitto ricordato anche come "La guerra
dei Vespri Siciliani". La Pace di Caltabellotta fu un
avvenimento molto importante per la Sicilia perchč per la
prima volta nel suo travagliato percorso storico l'isola
divenne veramente indipendente dalle potenze straniere".
Il sindaco Calogero Pumilia
assicura che l'amministrazione comunale continuerą a
lavorare per ricostruire la storia di quegli avvenimenti e
per fare incrementare il turismo nel centro montano, ricco
di beni monimentali, storici e artistici. |