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a cura di Cosimo Tamburello |
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Con
riferimento a quanto indicato in oggetto, per contenere la
spesa pubblica. l'Assemblea Regionale Siciliana ha approvato
la legge n. 22 del 16 dicembre 2008 dove al comma 1
dell'art. 1 si legge: "1. La giunta comunale e la giunta
della provincia regionale sono composte rispettivamente dal
sindaco e dal presidente della provincia ... e da un numero
di assessori, stabilito in modo aritmetico dagli statuti,
che non deve essere superiore al 20 per cento dei componenti
dell'organo elettivo di riferimento. Nei comuni con
popolazioni fino a 10.000 abitanti il numero degli assessori
non può comunque essere superiore a 4." Molto chiara
l'indicazione del 20% meno chiara quella del numero degli
assessori per i comuni fino a 10.000 abitanti. Forse
sollecitato da molti dei 268 comuni con popolazione fino
10.000 abitanti, l'assessore alle Autonomie Locali, Scoma
(quello del pasticcio del commissario alla Casa di Riposo in
concorso con tanti altri), ha inviato la circolare n.
01/2009, nella quale si legge: «... l'Assemblea regionale
non ha inteso applicare la regola generale del rapporto del
20% per i comuni con popolazione fino a 10.000 abitanti,
cioè per i comuni i cui consigli... sono composti da 15 e 12
unità (numero massimo di 4 invece di 3 e 2);». L'Assessore
chiarisce ogni equivoco assegnando, bontà sua, un massimo di
4 assessori invece di 3 e 2 ai comuni con popolazione fino a
10.000 abitanti, aumentando in questo modo la spesa pubblica
a carico dei loro bilanci.
Su 390 comuni siciliani sono, infatti, 268 quelli con
abitanti fino a 10.000 che avrebbero dovuto avere non più di
due assessori ( fino a 3.000 abitanti) o tre assessori (fino
a 10.000 abitanti), ma che, "liberati" da ogni ragionevole
dubbio dalla circolare dell'ass. Scoma, faranno la corsa a 4
assessori. Ma c'è un altro dato che contrasta con ogni
logica politico-amministartiva: con riferimento a due comuni
a noi vicini. Calamonaci (ab. 1408 e 12 consiglieri) e
Ribera (ab. 19603 e 20 consiglieri) sulla carta possono
avere lo stesso numero di assessori: 4. Calamonaci
"liberato" dalla circolare dell'ass/re e Ribera. invece,
"vincolato" dal del 20%. Naturalmente Calamonaci e Ribera
sono solo una esemplificazione per tutta la Sicilia.
Nel nostro Comune il Sindaco e la sua giunta hanno proposto
il numero massimo di 4 assessori con la delibera n. 30,
approvata nella tarda serata del 31-03-2009, dopo la seduta
consiliare nella quale il gruppo Primavera aveva sollevato
il problema della modifica dello Statuto.
Tutto ciò premesso sottopongo alla valutazione dei
destinatari in indirizzo, per quanto di loro competenza,
cinque osservazioni con relativa conclusione.
1) La prima parte del comma 1 (quella del 20%) dell'ari. 1 è
incongruente con la seconda parte dello stesso comma (quella
dei comuni con 10.000 abitanti) sia sul piano
linguistico-formale (vedasi il significato di "comunque" )
sia sul piano sostanziale (per le disparità tra i comuni nel
rapporto tra numero di assessori e numero di abitanti e di
consiglieri ) sia, soprattutto, per la finalità da
conseguire (contenimento della spesa).
2) La circolare, e con essa il numero massimo di 4
assessori, non è vincolante avendo I' interpretazione dell'ass/re
valore discrezionale per chi deve procedere alla modifica
dello Statuto.
3) Le amministrazioni e/o i consigli comunali possono
scegliere un numero di assessori inferiore a quattro (anche
tre, due ...) indipendentemente sia dalla legge che dalla
circolare.
4) Anche se sì dovesse trattare di un solo assessore in più
rispetto al necessario, il suo costo graverebbe sul bilancio
comunale. E una volta inserito nello Statuto chi lo cambia
più?
5) Se la seconda parte del comma e la circolare venissero
sottoposte al giudizio di organi competenti verrebbero
spazzate via per la disparità tra i comuni in rapporto al
numero degli assessori assegnati rispetto al numero dei loro
abitanti e dei consiglieri del loro organo elettivo di
riferimento.
I legislatori regionali ce I' hanno messa tutta per
confondere le idee ma, prima, i sindaci e le loro giunte e,
poi, i consiglieri comunali possono porre rimedio a tanta
inadeguatezza politica. Voglio sperare che Caltabellotta sia
tra i comuni virtuosi col concorso di tutti in sede di
discussione e approvazione della modifica dello Statuto in
consiglio comunale.
Non sono più che sufficienti il sindaco e tre assessori per
Caltabellotta e S. Anna? |