Parto da Caltabellotta dopo avere
salutato la mamma alle 23 del 15
gennaio 2009, mi accompagnano ad
Agrigento Pina e Patrizia. Alle 24
in punto sotto casa di Vicè arrivo
io poi Turi, Antonio, abbracci, baci
si carica la roba costipando tutto
nel cofano dell’antara che chiude
attraverso la pressione esercitata
dalla band. Qualcuno disse”le cose
essenziali abbiamo portato!” fra le
cose essenziali c’erano 2 bassi e 2
chitarre. Si parte alla volta di
Caserta. Antonio e Vicè smanettano
la tecnologia dell’opel e bocca di
rosa ci dice che mancano 778 km.
alla meta, io aggiungo 70 km. senza
tecnologia avendoli già percorsi.
Antonio guida, Vicè fa da
navigatore, io e Turi stiamo dietro
nel sedile posteriore. Siamo
silenziosi nelle prime ore del
viaggio, ascoltiamo la registrazione
dell’ultima prova di Aragona del 14
gennaio. Alle 3,30 la nostra, è
l’unica macchina sul traghetto per
l’Italia e noi 4 gli unici
passeggeri. Alle 4 ci avventuriamo
mono corsia, sotto la pioggia e
dietro un tir che andava a 40 kmh
verso il primo obbiettivo;
percorrere le strade della Calabria
senza nominare il nome di Dio
invano. Con sforzo estremo superiamo
la prova. Fra pause caffè,
sigarette, la senile sonnolenza di
Turi, i circuiti e le valvole di
Vicè, i buoni propositi e la
programmazione del nostro progetto
musicale di Antonio si viaggia e le
corsie diventano stereo. Alle 9,30
ci assale una fame di salato.
Antonio si ferma, entriamo ed
invitanti panini con insaccati
campani e mozzarelle ci catturano
“sono da portare via”? noi in 4,
NOOO… li divoriamo. Chiamo Massimo
del B&B “ ciao sono Ezio la band
invitata da Giò Vescovi fra 1 ora
siamo li”. Ok. Bocca di rosa con
frasi del tipo “ fra 100 mt. Girare
decisamente a sinistra” ci porta al
B&B. Massimo…ti presento……la camera.
Turi ed Antonio sul soppalco, io e
Vicè sotto, sono le 11,30 perdiamo
conoscenza. Rinvengo presto
molestato dai suoni provocati nel
sonno da Vicè e Turi.
Fumo, giro per il B&B Massimo
mi offre un caffè. Mi sento con Giò
che mi comunica professionalmente
che alle 17,30 dovevamo essere al
black cat per le prove. Ritorno in
camera, provoco qualche rumore per
attirare l’attenzione e sveglio
delicatamente i 3ves “bastardi
alzatevi che Giò ci aspetta!”.
Lentamente si destano, Antonio è il
più attivo seguito da Vicè, ultimo
come sempre Turi. Ci prepariamo e
bocca di rosa dopo qualche
incertezza dovuta ad una strada
interrotta ci porta al black cat. Ci
accoglie Giò “ Ezioooo” ci
abbracciamo poi arriva Lello
“Eziooo” e abbracci. Piano piano
scarichiamo gli strumenti e
conosciamo man mano gli altri
musicisti. Massimo, Umberto, Toni,
Luciano, Lucki, Francesca, Mirko,
Roberta e altri….si prova.
Mediterraneo, alza qua, abbassa là,
a posto. Il brano, l’atmosfera, il
ritmo attirano l’attenzione delle
anime sensibili. Toni mi chiede
“guagliò, li scrivi tu questi
brani?” ed io, si “sono in
italiano?” e io, in italiano e in
siciliano. “fai bene dice toni, si
sente che sono legati alla tua
cultura e respirano di sud. Una
discussione normale apparentemente,
di musica il fatto è che io mi sento
nessuno e Toni era Toni Cercola uno
che ha messo le sue percussioni nei
dischi di De Andrè, Bennato,
Granianiello, Pino Daniele, James
Senese ecc.. fra una chiacchierata e
l’altra arriva Franco “ Ezio firma
la liberatoria per rai 2 che ti
mandano in onda l’intervista” ed io,
quale intervista? E Franco, “quella
che farai adesso”. Faccio
l’intervista, io su un cubo e dietro
i 3ves nel salotto buono del black
cat. Una bella chiacchierata sul
ruolo dei pub per la musica in
Italia e sulle possibilità che
dovrebbe avere in più la musica
inedita, la presentazione della
Daniele Treves Band, il festival pub
Italia e la sua rilevanza nazionale.
Il giornalista sembra incuriosito
dalle cose che affermo. Grazie
Franco. Si cena, lasagne al forno,
carne, patatine fritte e vino rosso.
Arriva Giò vestito di tutto punto
con le scarpe di pelle lucida
bianche e nere al grido di “viva lo
sposo” viene accolto da tutti i suoi
amici musicisti, un gentiluomo un
figurino. Brindisi con Giò, Tony,
Lello ecc. sono le 22,15 si parte
con il live si alternano ottimi
musicisti sul palco. Max e o
professore che picchiano la pedana,
Umberto, Roberta, Giò. Poi arriva
Toni con la sua botta di ritmo e
dopo ci siamo noi. Lello ci presenta
“ dalla Sicilia Ezio Noto quartet” è
brutto correggere un presentatore
live ma noi siamo Daniele Treves
Band. Cinque minuti per mettere
tutto a punto si parte con
“canottieri e panzi” applauso
caloroso, qui la sparo grossa…….”se
qualche percussionista si vuole
aggregare a noi tipo Cercola” Toni
si alza dal pubblico sale sul palco
e suona le percussioni in
mediterraneo. Sono di quelle cose
che tu sogni e che pensi non si
possano realizzare invece con
l’umiltà che hanno i grandi Tony
Cercola ha suonato con noi portando
in mediterraneo la sua immensa arte
e rendendoci felici. Lo ringrazio,
scende dal palco e noi continuiamo
con la delicata “ariata di suli” poi
“puppiti nterra” e chiudiamo con “oi
madonna”, non nascondo che è stata
un’emozione grande vedere le mani
del locale battere a tempo sul
nostro brano, i sorrisi di Turi e
Vicè, la trovata di Antonio “le
cincianelle ai polsi” che rendevano
musicalmente e scenicamente.
Presento la band, ringrazio e
scendiamo. Ascoltiamo con attenzione
gli altri musicisti fra una
sigaretta e un caffè tutti ottimi,
alla fine grande jam, improvviso un
blues in siciliano e Antonio viene
dietro con le percussioni. Fra una
chiacchierata e l’altra si fanno le
4,30 io in macchina con Umberto
“contrabasso di Dio” e i 3ves
davanti con bocca di rosa
raggiungiamo il B&B. Umberto ci
saluta e riparte per casa sua a 3
ore di macchina. Sono le 5 riposo
meritato. Alle 10 colazione, ci
prepariamo e con tristezza e
malinconia, allammicu in siciliano,
si riparte lasciando Caserta che ci
aveva regalato così tante emozioni
in pochissimo tempo. È sempre triste
la partenza ma eravamo consapevoli
di ripartire più ricchi nell’anima e
di avere conosciuto tante belle
persone, su tutti Giò Vescovi
infatti la sua sensibilità artistica
ci ha permesso di esserci e di fare
questa straordinaria esperienza.
Grazie a Giò Vescovi. |