Nelle casse comunali
non si riuscivano a reperire 8 mila euro, pur
raschiando il barile fino in fondo. L’unica
soluzione era quella di autotassarsi. Siccome il
sindaco lo fa gią da tempo, non c’era altra
soluzione per pareggiare i conti e trovare i soldi
necessari per garantire alcuni servizi
indifferibili. Ecco quindi che consiglieri comunali
e assessori rifiutano l’indennitą per due mesi e
stornano la somma per far fronte ad piccola
variazione di bilancio di 8 mila euro. Anche la
politica comincia ad allinearsi alle sopraggiunte
emergenze finanziarie ed alla congiuntura negativa
che sta interessando tutto il Paese. A Caltabellotta
un altro segnale positivo di una politica che
cambia. Durante la seduta del Consiglio comunale del
31 ottobre 2008, il presidente del consiglio, Rino
Granillo, si č reso disponibile a destinare
l’indennitą per due mesi, luglio-agosto, in modo
tale che il Comune potesse disporre di somme utili
per far fronte agli impegni. Hanno aderito alla
proposta di Granillo il vice presidente, 5 assessori
e altri 7 consiglieri comunali degli opposti
schieramenti. Il sindaco, Calogero Pumilia, sin dal
giorno dell’elezione aveva gią destinato la sua
indennitą per scopi sociali. Ottomila e cinquecento
euro circa lasciate nella disponibilitą del bilancio
hanno consentito di chiudere la variazione e di
andare avanti in un periodo di crisi che sta
mettendo in ginocchio tutti i Comuni. «L’anno
orribile - dice il sindaco Pumilia - ci ha imposto
di ricorrere alla disponibilitą di amministratori e
consiglieri per chiudere una modesta variazione di
bilancio. Vanno rispettate le ragioni chi non ha
voluto concorrere, ma va apprezzata, come tutti i
gesti di generositą, la rinuncia agli emolumenti da
parte di quanti lo hanno fatto».
* Articolo di Giuseppe
Recca, fonte
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