L’occasione
di scoprire il patrimonio di una tradizione che sembrava
stesse scomparendo ma che è invece è più viva che mai, e
anche quella per sorridere un po’ della fantasia
inesauribile che ci vuole per conservare alcune usanze come
quella di affibbiare i soprannomi. Stiamo parlando della
pubblicazione di Vincenzo Mulè “lu ncontru di li nciuri”
edito da “Edizioni Momenti” di Ribera, un volumetto in cui
pagina dopo pagina, come archeologi del proprio tempo, si va
riscoprendo il patrimonio di una tradizione culturale. La
nciuria è una delle più genuine espressioni dialettali della
cultura popolare, l’invenzione di un soprannome da
affibbiare a qualcuno, anche a sua insaputa, per deriderlo e
scherzare, per vendetta o per abilità, un nome che poi va
identificandosi col personaggio a cui è attribuito fino a
sostituire il suo nome e cognome. «L’interpretazione dei
soprannomi non è affatto semplice: alcuni rimangono
enigmatici, misteriosi e assolutamente intraducibili in
quanto nascono da azioni o da comportamenti non molto chiari
e lineari»: ha spiegato Vincenzo Mulè, l’autore, che in
quest’opera di recupero e conoscenza svolta con meticolosità
e accuratezza si è fatto aiutare da studenti molto speciali,
i suoi. Gli alunni della classe della scuola primaria di
Sant’Agostino di cui è insegnante sono, infatti, stati
coinvolti nel lavoro, cercando col proprio maestro i
soprannomi (nciuri) Caltabellottesi e Santannesi.
All’interno del libro si trovano interessanti note storiche
su Caltabellotta e il “poemetto allegoricu satiricu cu
canticchia di storia”, una composizione umoristica a tema, e
ancora gli elenchi dei notai vissuti a “Cataviddotta”, degli
ebrei e degli arabi, insomma un compendio prezioso per la
memoria storica di un paese ricco di tradizioni culturali e
di folclore. Le numerose illustrazioni all’interno del
volume sono di Accursio Truncali. Per saperne di più o in
quale libreria poterlo trovare è possibile chiamare il
numero 339.6654720. |