Spettacoli,
drammatizzazioni storiche, teatro da strada e musica per un
antichissimo borgo, che è già, di per se, la scenografia
naturale per la rievocazione di antiche tradizioni.
Caltabellotta, 60 chilometri da Agrigento e un centinaio da
Palermo, torna ad animarsi per tutta l'estate (ma senza
soluzione di continuità si andrà avanti fino a dicembre) con
il cartellone "Palcoscenico Totale", diretto da Michele La
Tona e promosso dal Comune. Tra chiese, strade e piazze che
sono già luoghi della memoria, si snodano infatti gli
spettacoli tutti legati all'identità di Caltabellotta, che è
stata recentemente inserita nel "Circuito dei castelli e
borghi medievali". Oggi e domani, alle 19.30 il sito
dell'Eremo di san Pellegrino ospiterà "La leggenda de lo
santo Pellegrino": lo spettacolo, diretto da Antonio
Raffaele Affamo ha la drammaturgia originale di Cetta
Brancato e ripercorre in quattro episodi la storia del primo
vescovo di Caltabellotta, interpretato da Fabio Mazzari.
Dall'arrivo in Sicilia per evangelizzare i popoli, all'icontro
con una donna (Danila Laguardia), dalle tentazioni del
diavolo (Antonio Silvia), fino al riconoscimento e alla
consacrazione come vescovo. Scene, costumi ed effetti
speciali, che sfrutteranno le quinte naturali dell'Eremo,
sono di Fabrizio Lupo. Un episodio che si intreccia alla
leggenda sull'antica "Triocala" e che si ricongiunge
idealmente alle origini del centro. Il programma prosegue il
prossimo fine settimana con "La lunga notte della luce",
canti, suoni, danza, percussioni, fuochi e animazione
teatrale per una non stop itinerante, dalle 22 alle 6 del
mattina: tra giocolerie e serenate saranno protagonisti il
Teatro delle Beffe di Ludovico Caldarera e la Carovana
Stramba, sulle musiche di Carl Orff e dei Queen. Tra gli
altri appuntamenti, quello del 2 agosto, il concerto
spettacolo "Per terre assai lontane", dedicato ai temi
dell'emigrazione, con gli Apple Scruffs ed Ernesto Maria
Ponte. E dal 29 al 31 agosto, in occasione dell'anniversario
della Pace di Caltabellotta, che qui fu sottoscritta da
Federico II e Roberto D'Angiò, ponendo fine ai Vespri
Siciliani: la regia dello spettacolo che prevede anche la
sfilata in costumi medievali, è di Giancarlo Sammartano e in
scena ci saranno Orso Maria Guerrini e Tiziano Lodato.
L'ingresso a tutte le manifestazioni è libero e il
cartellone si può vedere nel sito
www.caltabellotta.com. Caltabellotta, dicevamo è un
centro di antichissime origini che si perdono nel mito. Il
nome arabo Qalat al Balat fa riferimento alla fortezza
costruita nella pietra: gli Arabi la dominarono dall'860 al
1090 quando furono scacciati dai Normanni, ma ancora prima
vide la lice attraverso l'antica Camico, città sicana
governata dal re Cocalo, soppiantata a sua volta dalla greca
Triocala che sorse sui suoi resti. Nel paese si può visitare
la Matrice vecchia, vicino alla rupe Gogala, la Chiesa del
Carmine, la chiesa di Sant'Agostino col campanile
trecentesco e la chiesa dell'Itria, che è uno scrigno di
stucchi settecenteschi. Altre informazioni su
www.caltabellotta.net |