Dopo
l'articolo su La Voce del settembre 2007, che sembrava
lasciare aperto qualche spiraglio, apprendiamo sempre da
un articolo de La Voce dello scorso marzo, autore di
tutti e due il Sindaco, le seguenti notizie sul C.S.S. "Rizzuti-Caruso":
• la
chiusura ormai certa della R.S.A,
•
l'aumento considerevole del disavanzo finanziario,
• la
riduzione del numero degli occupati,
•
l'esposizione a rischio fallimento,
• la
totale inutilizzazione della Badia.
Scrive
il Sindaco che a generare una tale situazione sono cause
oggettive dovute ai ridotti contributi della Regione e
cause di contrasti personali col c.d.a., nel quale due
componenti su cinque sono di sua nomina: il prof.
Randazzo e il rag. Marciante. Se, sui ridotti contributi
non abbiamo elementi certi di valutazione sui contrasti
personali col c.d.a. qualche notizia la fornisce il
Sindaco stesso che ci informa su una "pervicace volontà
di fare da soli... senza dar confidenza a chi ti ha
nominato", con chiaro riferimento a Randazzo e/o
Marciante.
Il Sindaco ammette che si tratta di una sconfitta e che
ha commesso "lo stesso errore di diversi anni fa"
(quale?) perché aggiunge il primo cittadino "sulla
ragione della politica, sulla oggettività dei fatti sono
prevalsi i residui di un antico sentimento che non
risulta facile.. .buttare tra i rifiuti del cinismo e
della smemoratezza". In conclusione il Sindaco comunica
che questa pagina sarà chiusa con la scadenza del c.d.a..
Se le
cose stanno così almeno qualche domanda è d'obbligo.
1. La
gestione della cosa pubblica è un fatto personale o,
meglio, interpersonale?
2.
Possibile che siano stati cambiati ben 13 assessori in
meno di quattro anni e non potevano essere sostituiti 2
componenti di un c.d.a.?
3.
Perché non convocare un'assemblea aperta o un consiglio
comunale?
Mentre
Sindaco e consiglio di amministrazione non collaborano
il Centro "Rizzuti-Caruso" rischia di affondare.
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Cari Nicolo |
Segreto Paolo |
Tamburello Cosimo |
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