Dopo la
Cattedrale, un altro monumento simbolo di Caltabellotta sarà
salvato e potrà essere utilizzato per attività sociali,
culturali e turistiche nell'ambito dei programmi di sviluppo
del paese.
Dopo
decenni di abbandono e di degrado, sono stati infatti
finanziati e appaltati gli interventi di recupero dell'eremo
di San Pellegrino. Il bando della Soprintendenza ai beni
culturali di Agrigento è finanziato con fondi del Por
Sicilia 2000-2006, con un costo di 2 milioni 437mila 676
euro e prevede il consolidamento strutturale, il restauro
architettonico e il riuso funzionale della struttura.
L'eremo, edificato nel diciassettesimo secolo, comprende
anche una piccola chiesa. Durante il diciottesimo secolo il
complesso venne ristrutturato ed ampliato dall'eremita
Stefano Montalbano. Il luogo contiene la grotta nella quale,
secondo la tradizione, visse ed operò l'eremita e primo
vescovo di Triocola, San Pellegrino. Da quel luogo il Santo
partiva per evangelizzare la città pagana e per salvare i
suoi figli dalla voracità del Drago. |