Il 26
Maggio p.v., presso la Biblioteca Comunale
“Guglielmo Raimondo Moncada” di Caltabellotta, sarą
presentata l’opera audiovisiva “Scultori e
scalpellini contemporanei di Caltabellotta” dell’ins.
Vincenzo C. Mulč, storico locale, realizzata in
collaborazione con Raimondo Lentini Junior, nipote
del grande scalpellino Raimondo Lentini.
Avvertiva il vecchio Plinio “Turpe est in patria
vivere et patriam non conoscere” e Vincenzo Mulč ha
saputo vitalizzare con la sua certosina ricerca
l’ammonimento pliniano, salvando la memoria di
artisti della pietra che sicuramente senza il suo
assiduo interesse sarebbero stati dimenticati.
Sulla pietra l’uomo ha scalato i gradini della sua
evoluzione: tagliata e lavorata gli ha fornito i
primi strumenti di libertą, trasformata in ruote ha
ridotto le distanze e accompagnato l’uomo nelle sue
migrazioni. Sulla pietra, supporto ideale e perenne,
l’uomo ha inciso i simboli e i segni della sua
socializzazione, comunicando il suo pensiero agli
altri individui. Dall’alto delle ziggurat, delle
piramidi, degli obelischi, delle chiese, dei
campanili, delle moschee e dei minareti, l’uomo ha
iniziato il suo cammino verso Dio. Alla pietra
l’uomo ha affidato il ricordo duraturo del suo
passaggio sulla Terra. Nel corso dei secoli,
depositaria di un messaggio universale, la pietra si
č fatta parola ed ha dato parola.
Le tecniche di scavo, di taglio e di lavorazione
della pietra portano la viva testimonianza della
laboriositą, della professionalitą e dell’ingegno di
un mestiere un tempo senza salario e senza garanzie,
un lavoro alla giornata che rompeva la schiena e
faceva soltanto sopravvivere. I pochi ed efficaci
attrezzi che hanno accompagnato nel tempo il lavoro
dei maestri scalpellini rivelano l’abilitą di “mani
d’oro” che hanno operato per rifinire, decorare e
impreziosire monumenti ed edifici di cittą e
campagne.
Caltabellotta č un paese costruito sulla pietra e
con la pietra ed ha avuto negli ultimi secoli
numerosi ed umili artisti che con la pietra e il
loro talento hanno creato straordinarie opere
d’arte: strade, ponti, scuole, case, portali di
case, palazzi, chiese, campanili, tombe, edicole
votive, ecc… .
Notevole č dunque la fatica di V. Mulč, che con una
ricerca ben articolata porta alla ribalta anche
artisti rimasti nell’ombra e con notizie reperite e
ordinate con competenza, descrive tredici figure di
scultori e scalpellini, corredate di documentazione
fotografica e audiovisiva, montata con competenza
artistica da Raimondo Lentini Junior, storico di
Ribera: Raimondo Lentini Senior, Antonio Marsala,
Calogero Mulč, Giuseppe Joseph Nicolosi, Salvatore
Montalbano, Liborio Fanella, Pellegrino Gallo,
Giovanni Caruso, Giuseppe Amato, Salvatore Rizzuti,
Giuseppe Benfari, Giuseppe Battaglia, Gaspare
Rotolo.
Gli anni passano, trasformano gli eventi in ricordo,
ma le opere imperiture rimangono e questi artisti,
secondo la stupenda immagine lucreziana, (quasi
cursores vitae lampadam tradunt) come corridori
trasmettono la fiaccola della vita.
Pinuccia Diecidue
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