A nostra memoria e in
assoluto riteniamo di poter affermare che nella seduta
consiliare del 26/04/07 sia stata scritta una delle
pagine più tristi, buie e demotivanti della vita
politico-amministrativa degli ultimi venti anni a
Caltabellotta: ci riferiamo, in particolare all'ultima
parte dei lavori, quelli successivi alla sospensione
chiesta dal cons. Pietro Zito.
Quanto avvenuto turba e offende la sensibilità umana e
politica di coloro che cercano di tradurre in puro e
semplice impegno morale, sociale e civile tutto il loro
tempo libero per dare un contributo fattivo, davvero
gratuito, con tutto il potenziale delle loro capacità e
con il senso del dovere che deriva dalla loro educazione
familiare e dalla loro formazione umana, culturale e
professionale - lavorativa di grande o piccolo spessore
che possa essere.
Vedere comportamenti, colpi di scena e sentire
espressioni che cambiano radicalmente nella stessa
seduta nel breve volgere di qualche minuto fanno
riflettere molto soprattutto coloro che sentono e
praticano la politica con onestà intellettuale e
coerenza.
Per cominciare ci riferiamo alle parole che il Sindaco
ha usato verso il nostro gruppo accusandolo di volerlo
vedere "cadavere", smaniosi come saremmo di toglierci
qualche "soddisfazione" dopo che precedentemente aveva
invitato i consiglieri al rispetto, alla umanizzazione
della politica, a valutare bene, a essere riflessivi.
Quanta ipocrisia prima e quanta provocazione poi. Finché
dall'andamento del dibattito non è emerso in modo chiaro
e definitivo che il nostro gruppo non avrebbe approvato
la proposta di bilancio il Sindaco era rimasto piuttosto
controllato sperando fino all'ultimo. Quando poi alle
22,40, alla ripresa dei lavori, dopo la sospensione c'è
stato il "Colpo di scena" con l'ingresso in aula del
consigliere Leo, fino a quel momento assente e
determinante per l'esito del voto sono cambiati toni e
contenuti del Sindaco che stava parlando per prendere
tempo. Come accennato sopra il Sindaco ha detto di noi
che volevamo vederlo "cadavere" e che ci volevamo
togliere la soddisfazione di vederlo battuto. A parte il
fatto che quel linguaggio, pur se metaforico, non ci
appartiene per cui lo respingiamo al mittente, riteniamo
il suo un vero e proprio tentativo di provocazione: per
noi la politica va ben al di là del fatto personale (non
si è ancora capito?) quando siamo chiamati nelle sedi
istituzionali a discutere e a decidere di atti che
interessano i cittadini; ammesso e non concesso che
volessimo far "vittime" e toglierci qualche "sfizio"
avremmo potuto farlo nella seduta del 24-04-07 quando
c'erano le condizioni non solo numeriche con una
maggioranza dimezzata che poteva contare solo su 4
consiglieri mentre, invece, su richiesta del Sindaco di
cui si è fatto portavoce il vice-presidente, prof. Zito,
con una giustificazione rabberciata alla meglio, avevamo
accettato di rinviare di 48 ore la seduta per
permettergli di rimettere insieme una maggioranza
raggiunta poi solo numericamente grazie ad un "Colpo dì
scena" che sul piano dell'immagine ha procurato
all’amministrazione un danno maggiore dell'eventuale
bocciatura della proposta di bilancio. 11 nostro gruppo,
nel rispetto dei ruoli ha ispirato la sua condotta e le
sue scelte ad una valutazione quanto più possibile
responsabile ed obbiettiva, ma poco ci manca che non ci
venga pure richiesto di scusarci del nostro
comportamento.
Se non siamo stati chiari in consiglio lo ribadiamo. Non
vogliamo dare lezioni a nessuno perché siamo dei
dilettanti della politica ai livelli più bassi per
ordine d'importanza ma non
è necessario avere frequentato le stanze dei poteri
istituzionali ai livelli più alti per sapere che il
bilancio è la verifica politico-amministrativa più
importante nell'arco di un anno in continuità o
discontinuità con i precedenti bilanci oltre che in
prospettiva con i bilanci futuri. Il dato politico che
nell'esame del bilancio interessa verificare è quale
maggioranza se lo carica, di chi è figlio: non può
essere figlio dell'amministrazione e la minoranza se ne
assume la paternità, In politica dare deleghe in bianco
significa tradire gli elettori, tra l'altro il Sindaco
non può chiedere una delega in bianco quando è prossima
la scadenza a giugno della relazione annuale 2006/2007
ma deve ancora presentare quella relativa al 2005/2006
scaduta a giugno 2006. Esistono ancora il progetto con
cui il Sindaco si è presentato alle elezioni e la. lista
che lo ha sostenuto?
Se ci sono le condizioni i voti della, minoranza possono
essere aggiuntivi e non sostitutivi della maggioranza!
Il Sindaco è rimasto sorpreso della mancata
presentazione di emendamenti da parte nostra. Anche qui
un dato tecnico-politico di non poco conto. La
presentazione di emendamenti eventualmente approvati non
implica il voto favorevole al bilancio, come la pratica
politica anche ai livelli più alti insegna, quando non
se ne condividono le impostazioni e la strutturazione
che in alcune parti per legge non possono essere
modificate dal consiglio come nel caso delle consulenze,
della pianta organica, dell'organizzazione degli uffici
ecc.. Il Sindaco scelga e decida, ne ha facoltà, come
devono essere fatte le assunzioni, che ci debba essere
il nucleo di valutazione e chi debba farne parte, scelga
pure i propri componenti nel consiglio di
amministrazione del C.S.S., "Rizzuti Caruso", come
devono essere organizzati gli uffici ma non chieda a noi
scelte afferenti al bilancio che in tutto o in parte non
condividiamo.
L'On. Pumilia si è presentato ai cittadini come colui
che sa cosa e come fare, che ha avuto una maggioranza di
9 consiglieri su 15. A un ceno punto il Sindaco Pumilia
con il passaggio del consigliere Pietro Zito dalla
minoranza alla maggioranza sulla carta poteva contare su
10 consiglieri contro 5. Certo c'è chi vorrebbe la
luna...
Infine il "Colpo di scena".
Vorremmo sinceramente stendere un velo pietoso e
diffondere un cono d'ombra su una situazione di cui non
conosciamo i particolari né vogliamo conoscerli.
Certo chi era presente si è reso conto di una situazione
a dir poco imbarazzante che nulla ha da spartire con la
politica vera. Non ci è mai piaciuto speculare e non lo
faremo nemmeno questa volta ma l'impressione che abbiamo
avuto è che con l'ingresso del consigliere assente fino
a quel momento sembrava di essere tornati indietro di
non sappiamo quanti anni, quando si ribaltavano le
maggioranze con i sistemi che ci rifiutiamo di
definire... e che il Sindaco ben conosce.
Immaginiamo che oltre che per noi, anche per i giovani
presenti quella sera, indicati dal Sindaco come futura
classe dirigente, sia stata una delle pagine più tristi
e demotivanti della vita politica negli ultimi anni a
Caltabellotta.
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