La Madonna dei Miracoli di
Caltabellotta è stata definita la Madonna dell'acqua, e
ancora oggi nei periodi di siccità viene in procesione di
penitenza. Nel 1956 si ebbe un'annata di gran siccità che si
protrasse fino al marzo del 1957, tanto grave era la
situazione agricola e non solo, che i cittadini decisero di
portare i simulacri di Maria Santissima, e del Santissimo
Dio Vivo, in contrada "GIUBBU", che una vecchia signora
aveva sognato.È così che in quel lontano 1957 successe,
quello che per tutti fu un miracolo, ma andiamo per ordine,
cercando di rievocare gli eventi dell'accaduto. I cittadini
portarono fuori il Dio Vivo dalla chiesetta dei Cappuccini,.Intanto
dalla chiesa di Sant'Agostino era partito il simulacro, e
tutta la gente piangendo gridava: "l'acqua e lu pani vulemu"!
Uno dei tanti sacerdoti, incredulo, affermava che l'acqua
sarebbe caduta dai recipienti. Letteralmente: "ora l'acqua
vi la duna cu lu bummulu"! Nonostante ciò il popolo portò,
penitente, i simulacri verso la contrada Giubbu, ad ovest
della cittadina, dove le "vare", sgabelli sui quali tutt'oggi
sono poste le statue dei Santi, furono sistemate in modo da
guardare verso le campagne, posate sull'orlo del precipizio.
Il popolo pregava e invocava, fedele e sicuro che i loro
protettori li avrebbero accontentati facendo piovere. Ecco
che in lontananza apparve una nuvola, in direzione del mare
verso San Calogero, che man mano si avvicinava al paese
andava ingrossandosi fino a coprire il cielo A quel punto
dopo tanto pregare iniziò a piovere in maniera leggera per
tutta la processione sulla strada del rientro verso le
chiese. Appena furono entrati i simulacri la pioggia
aumentò, saziando tutte le campagne assetate.Da quel giorno
ogni anno, per ringraziare e per ricordare quell'evento, un
comitato composto da sole donne, si adopera per organizzare
una festa di ringraziamento, che vuole ricordare il miracolo
della pioggia, In questi 50 anni i caltabellottesi hanno
dimostrato una sempre più crescente fede verso il "Dio Vivo"
e la Madonna, e per questo la festa è denominata proprio
"Festa del Ringraziamento". Per continuare a ricordare e
ringraziare ogni anno i loro protettori. |